Gli antichissimi fiumi di Arabia Terra su Marte

Mappa degli antichi fiumi di Arabia Terra su Marte (Immagine cortesia J.M. Davis et al.)
Mappa degli antichi fiumi di Arabia Terra su Marte (Immagine cortesia J.M. Davis et al.)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Geology” descrive lo studio dei resti di un sistema di letti di antichissimi fiumi nella regione del pianeta Marte chiamata Arabia Terra. Un team di scienziati guidati da Joel Davis dello University College London ha analizzato fotografie ad alta risoluzione scattate dalla sonda spaziale Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) per trovare le tracce di fiumi che scorrevano quasi 4 miliardi di anni fa. Si tratta di un’altra conferma del fatto che all’epoca il clima su Marte era caldo e umido, simile alla Terra.

Negli ultimi decenni, gli scienziati stanno accumulando prove dell’esistenza di flussi d’acqua su Marte risalenti al periodo Noachiano, tra 3,9 e 3,7 miliardi di anni fa. Essi hanno lasciato tracce geologiche che varie sonde spaziali hanno trovato con valli e canali scavati ed erosi da flussi d’acqua e anche da piogge. Quelle strutture sono state trovate in molte regioni del pianeta rosso ma non in quella chiamata Arabia Terra, dove invece finora erano state trovate tracce di antichi supervulcani.

Il team guidato da Joel Davis ha esaminato immagini a una risoluzione ben più elevata di quanto fosse possibile in passato che coprivano un’area di una dimensione paragonabile a quella del Brasile. Il risultato è stata la scoperta di poche valli ma di un sistema molto esteso di letti di fiume fossili per un totale di oltre 17.000 chilometri.

Oggi quegli antichissimi letti di fiume sono visibili come canali invertiti, cioè canali che sono stati riempiti di sabbia e ghiaia trasportate da un fiume. La conseguenza è che quando il fiume si è seccato i canali hanno finito per avere un’altezza maggiore rispetto al terreno circostante formato da materiali che hanno subito una maggiore erosione.

Anche sulla Terra esistono canali invertiti, che tipicamente si formano in ambienti che sono diventati desertici secchi con fiumi che si sono seccati. Nella maggior parte degli ambienti invece i canali vengono erosi prima che possano diventare invertiti. Quando il clima anticamente caldo e umido di Marte è cambiato nel pianeta secco di oggi, col tempo i suoi canali si sono invertiti.

Le tracce trovate dal team di Joel Davis includono resti di fiumi giganti dato che ci sono canali invertiti con un’altezza attorno ai 30 metri e una larghezza tra 1 e 2 chilometri. Questi fiumi attivi nel periodo Noachiano si sono seccati e sono stati riempiti rapidamente, perciò le eventuali tracce di materiali biologici potrebbero essere state protette, come i fossili sulla Terra.

Questa ricerca offre un altro pezzo del puzzle costituito dalla storia del pianeta Marte. Uno dei canali invertiti di Arabia Terra, chiamato Aram Dorsum, è tra i candidati come luogo di atterraggio del rover della missione ExoMars di ESA e Roscosmos che verrà lanciato nel 2020. Per il momento, i ricercatori continueranno a studiare la regione tramite le foto scattate dalla sonda spaziale MRO.

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