Massimo Luciani

Concetto artistico della sonda spaziale Akatsuki nell'orbita di Venere (Immagine cortesia JAXA. Tutti i diritti riservati)

La JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, ha confermato che la sua sonda spaziale Akatsuki ha compiuto con successo le manovre che l’hanno inserita nell’orbita del pianeta Venere. Queste manovre sono avvenute esattamente cinque anni dopo il fallimento del primo tentativo. L’orbita è notevolmente diversa da quella prevista per la missione e gli ingegneri della JAXA stanno la valutando con precisione per programmare alcune manovre aggiuntive. C’è comunque ottimismo riguardo alla possibilità di compiere la missione scientifica per cui Akatsuki è stata costruita.

La navicella spaziale Cygnus di Orbital ATK al decollo su un razzo vettore Atlas V all'inizio della missione Orb-4 (Immagine NASA TV)

Nella notte italiana la navicella spaziale Cygnus di Orbital ATK è decollata su un razzo vettore Atlas V da Cape Canaveral. Dopo circa venti minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta. È alla sua quarta missione ufficiale, Orbital-4 o semplicemente Orb-4 ma anche come CRS OA-4, di trasporto di rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale per conto della NASA.

Una delle fotografie ad altissima risoluzione di Sputnik Planum su Plutone (Immagine NASA/JHUAPL/SwRI)

La NASA ha pubblicato le prime fotografie ad altissima risoluzione di una piccola area della superficie del pianeta nano Plutone. Si tratta di immagini catturate dalla sonda spaziale New Horizons durante lo straordinario volo ravvicinato del 14 luglio 2015. Nei mesi scorsi la NASA aveva già ricevuto fotografie ad alta risoluzione ma queste fanno parte di una serie di scatti che aveva lo scopo di catturare i dettagli della superficie di Plutone, in questo caso dell’area chiamata Sputnik Planum.

L'ammasso galattico MACS J0416.1-2403 osservato dal telescopio spaziale Hubble con la galassia soprannominata Tayna nel riquadro (Immagine NASA, ESA, and L. Infante (Pontificia Universidad Catolica de Chile))

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astrophysical Journal” descrive la scoperta della galassia più tenue dell’universo primordiale. Secondo questo studio, questa galassia è nata quando l’universo aveva “solo” 400 milioni di anni circa e per questo motivo è stata soprannominata Tayna, che significa “primogenita” nella lingua Aymara. Per rilevarne la luce è stato utilizzato l’effetto di lente gravitazionale di un ammasso galattico. Esso ha permesso di catturare la luce estremamente fioca di un totale di 22 galassie antichissime usando i telescopi spaziali Hubble e Spitzer.

La sonda spaziale LISA Pathfinder al decollo su un razzo vettore Vega (Foto ESA–Stephane Corvaja)

Nella notte italiana la sonda spaziale LISA Pathfinder dell’ESA è stata lanciata con successo su un razzo vettore Vega dal centro spaziale di Kourou nella Guiana francese. Dopo circa un’ora e 45 minuti si è separata dall’ultimo stadio del razzo e si è attivata per cominciare il suo lungo viaggio grazie al proprio modulo di propulsione.

LISA Pathfinder è entrata in un’orbita ellittica dove effettuerà una serie di manovre che nell’arco di alcune settimane la porteranno nell’area chiamata L1, dove la gravità della Terra e quella del Sole si equilibrano con le altre forze che agiscono sulla sonda. Il modulo di propulsione verrà disconnesso dopo aver esaurito la sua funzione e la sonda rimarrà nell’area L1, a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra.