Massimo Luciani

Il satellite Centenario decolla su un razzo vettore Proton-M (Immagine cortesia Tsenki/Roscosmos. Tutti i diritti riservati)

Era la mattina di ieri in Italia quando il satellite MexSat-1, chiamato anche Centenario per celebrare il centenario della rivoluzione messicana, è stato lanciato su un razzo vettore Proton-M dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. Dopo circa 10 minuti però qualcosa ha funzionato male nel terzo stadio del razzo provocando la perdita del satellite.

Bill Nye con in mano la LightSail™ aperta (Foto cortesia The Planetary Society. Tutti i diritti riservati)

La raccolta fondi per la vela solare LightSail™ progettata da The Planetary Society è cominciata davvero col botto: in pochissimi giorni ha raccolto ben 499,032 dollari. L’obiettivo era raccogliere 200.000 dollari perciò è già stato possibile raggiungere il secondo obiettivo esteso di supportare le operazioni in orbita per quattro mesi. La campagna su Kickstarter continuerà fino al 26 giugno 2015.

Alcune antenne dell'Owens Valley Long Wavelength Array (OV-LWA) con il centro della Via Lattea sullo sfondo (Immagine cortesia Gregg Hallinan. Tutti i diritti riservati)

Un nuovo radiotelescopio è stato da poco attivato in California, con base all’Owens Valley Radio Observatory (OVRO) del Caltech. È l’Owens Valley Long Wavelength Array (OV-LWA), un insieme di 256 piccole antenne sviluppato da un consorzio guidato dal Caltech che include il JPL della NASA, Harvard University, University of New Mexico, Virginia Tech e il Naval Research Laboratory. Il suo scopo è di osservare l’intero cielo 24 ore su 24 alle lunghezze d’onda radio lunghe, conosciute anche come basse frequenze.

Terry Virts, Anton Shkaplerov e Samantha Cristoforetti durante una conferenza stampa del 22 novembre 2014 (Foto ESA–S. Corvaja)

Il programma della rotazione dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale è stato ufficialmente modificato. In seguito all’incidente con la navicella spaziale russa Progress M-27M è stato deciso di rimandare la partenza dei prossimi tre membri perciò i tre della Expedition 42/43, Samantha Cristoforetti, Terry Virts e Anton Shkaplerov rimarranno sulla Stazione almeno fino all’inizio di giugno.

Schema che mostra la galassia di Andromeda, l'alone che la circonda e il modo usato per misurarne la dimensione (Image NASA/STScI)

Un team di scienziati ha utilizzato il telescopio spaziale Hubble per misurare l’estensione dell’alone di gas the avvolge la galassia di Andromeda. Esso è risultato essere molto più grande del previsto arrivando a estendersi per circa un milione di anni luce dalla galassia. Ciò significa che arriva a circa metà della distanza che la separa dalla Via Lattea perciò se fosse visibile a occhio nudo la sua dimensione sarebbe circa cento volte quella della Luna piena. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista “Astrophysical Journal”.