Lanciatori

Il razzo vettore Vulcan al decollo (Immagine cortesia NASA TV)

Poco fa il razzo vettore Vulcan della ULA è partito per la sua missione inaugurale, formalmente indicata come CERT-1. Per l’occasione, trasportava il lander lunare Peregrine di Astrobotic Technology, che si è separato dallo stadio del razzo chiamato Centaur dopo circa 50 minuti. Anche una capsula contenente ceneri di vari personaggi famosi è stata lanciata in un’orbita eliocentrica. Il Centaur ha continuato la sua missione con diverse accensioni e spegnimenti del suo motore fino a uscire dall’orbita terrestre, prevista dopo poco meno di quattro ore e mezza dal lancio.

Il decollo di Booster 8 e Starship 25 (Immagine cortesia SpaceX)

SpaceX ha condotto un nuovo test di volo dei prototipi del suo razzo Super Heavy e della Starship, lanciati dalla base di Boca Chica, in Texas. Si tratta del secondo test che ha visto l’intero sistema dell’azienda di Elon Musk che dovrebbe rivoluzionare i viaggi spaziali con una capacità di trasporto senza precedenti ed essendo totalmente riutilizzabile. In questo caso però si tratta di prototipi con il Super Heavy identificato come Booster 9 e Starship identificata come Starship 25 o Ship25 o semplicemente S25. Nonostante gli aggiornamenti, non hanno i requisiti di sicurezza richiesti per condurre atterraggi controllati. Dopo il primo test condotto 20 aprile, sono stati effettuati molti cambiamenti ai sistemi di Super Heavy e della Starship ma anche alla piattaforma di lancio.

Il Super Heavy Booster 7 decolla con la Starship 24 in cima (Immagine cortesia SpaceX)

SpaceX ha condotto il test di volo del prototipo del suo razzo Super Heavy e della Starship, lanciati dalla base di Boca Chica, in Texas. Si tratta del primo test che ha visto l’intero sistema dell’azienda di Elon Musk che dovrebbe rivoluzionare i viaggi spaziali con una capacità di trasporto senza precedenti ed essendo totalmente riutilizzabile. In questo caso però si tratta di prototipi con il Super Heavy identificato come Booster 7 e Starship identificata come Starship 24 o Ship24 o semplicemente S24 che non hanno i requisiti di sicurezza richiesti per condurre atterraggi controllati. Il test è terminato dopo quasi 4 minuti con l’esplosione di entrambi i veicoli.

La navicella spaziale Orion decolla sull'SLS per iniziare la missione Artemis I (Foto NASA/Joel Kowsky)

Poco fa la navicella spaziale Orion della NASA si è separata dall’ultimo stadio, chiamato ICPS (Interim Cryogenic Propulsion Stage), dell’SLS (Space Launch System), che era decollato quasi due ore prima dal Kennedy Space Center. La Orion si è immessa sulla traiettoria che la porterà nell’orbita lunare per compiere la sua missione di circa 25 giorni. Si tratta del primo lancio per l’SLS e per la Orion nella sua configurazione completa. L’ICPS ha anche la missione secondaria di mettere in orbita alcuni nanosatelliti di classe CubeSat.

Il razzo Vega-C decolla per la sua missione inaugurale (Immagine cortesia ESA)

Poco fa è decollato dalla base di lancio europea della Guayana francese il nuovo razzo vettore europeo Vega-C, l’evoluzione del razzo Vega che è stato in servizio per quasi esattamente 10 anni. Dopo circa 85 minuti, è cominciata la messa in orbita di vari satelliti che includono LARES-2 dell’Agenzia Spaziale Italiana e alcuni nanosatelliti.

Il carico principale per il primo volo del razzo vettore Vega-C, indicato come VV21, è il satellite LARES-2 (Laser Relativity Satellite 2) dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana). Si tratta di un successore perfezionato del satellite LARES lanciato il 13 febbraio 2012 durante la missione di qualifica del razzo Vega originale. Lo scopo rimane quello di testare alcuni aspetti della teoria della relatività.

Il carico secondario è costituito da nanosatelliti di classe CubeSat, che ormai sono molto comuni e di conseguenza carichi normali per un lanciatore come Vega-C. Si tratta degli italiani AstroBio CubeSat e Greencube, lo sloveno Trisat-R e i francesi MTCube-2 e Celesta.