October 2022

Il lampo gamma GRB221009A visto da Swift (Immagine NASA/Swift/A. Beardmore (University of Leicester)

Un lampo gamma da record è stato osservato grazie a una serie di telescopi spaziali e al suolo il 9 ottobre 2022. La rapidità del sistema di allerta globale esistente tra le organizzazioni astronomiche ha permesso di utilizzare parecchi strumenti per rilevare l’evento e le sue conseguenze nel corso dei giorni successivi. Catalogato come GRB221009A, è già stato definito il lampo gamma del secolo perché è stato molto potente anche per gli standard di questi eventi estremamente energetici. Potrebbe essere stato causato da una supernova che ha dato vita a un buco nero ma gli studi delle informazioni raccolte sono appena cominciati.

La navicella spaziale Crew Dragon Freedom sulla nave Megan (Immagine NASA TV)

Poche ore fa la navicella spaziale Crew Dragon Freedom di SpaceX ha concluso la sua missione Crew-4, o SpaceX Crew-4, per conto della NASA ammarando senza problemi. A bordo c’erano gli astronauti Jessica Watkins, Bob Hines, Kjell Lindgren e Samantha Cristoforetti, che avevano raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale nella notte tra il 27 e il 28 aprile e hanno fatto parte della Expedition 67 e 68. I quattro hanno terminato la quarta missione regolare con equipaggio di SpaceX nell’Oceano Atlantico al largo della costa di Jacksonville, in Florida. La Crew Dragon aveva lasciato la Stazione circa sei ore prima.

WR 140, la sua compagna e gli anelli attorno ad esse (Immagine NASA, ESA, CSA, STScI, JPL-Caltech)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” riporta l’osservazione di ben 17 anelli di polvere attorno a WR 140, una cosiddetta stella di Wolf-Rayet che ha una compagna molto giovane e massiccia. Un team di ricercatori ha usato lo strumento MIRI del telescopio spaziale James Webb per studiare l’area attorno a questa coppia di stelle ottenendo risultati molto superiori a quelli di altri strumenti, che avevano individuato solo due anelli. Secondo i ricercatori, gli anelli vengono generati quando le due stelle sono più vicine e i loro venti stellari interagiscono violentemente causando la compressione del gas, che contiene anche elementi più pesanti dell’idrogeno e permette di formare polveri.

L'asteroide Dimorphos e i materiali espulsi visti da LICIACube (Immagine ASI/NASA/APL)

In una conferenza stampa, la NASA ha confermato il successo della missione DART dopo aver accertato che l’orbita dell’asteroide Dimorphos è stata modificata dall’impatto della sonda spaziale. Secondo i calcoli, ora Dimorphos orbita attorno all’asteroide Didymos in 11 ore e 23 minuti mentre prima dell’impatto impiegava 11 ore e 55 minuti per ogni orbita. Il margine di errore è di circa 2 minuti e ciò indica che il successo è di gran lunga superiore a quello minimo previsto. Il monitoraggio continuerà, soprattutto da parte della mini-sonda LICIACube, per ottenere dati più precisi, anche sui materiali espulsi dopo l’impatto, le cui caratteristiche aiuteranno a capire la composizione di Dimorphos.

Europa vista dalla sonda spaziale Juno (Immagine Image data: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS elaborazione Björn Jónsson)

La NASA ha rilasciato immagini di Europa, uno dei cosiddetti satelliti galileiani di Giove, catturate dalla sua sonda spaziale Juno durante un passaggio ravvicinato condotto il 29 settembre scorso. La JunoCam è stata lo strumento principale per questo tipo di lavoro ma per l’occasione uno scatto ravvicinato è stato catturato anche dalla SRU (Stellar Reference Unit), uno strumento generalmente usato per orientare Juno tramite l’osservazione delle stelle. Le foto scattate dalla JunoCam sono state elaborate da alcuni dei cosiddetti cittadini scienziati, persone non professioniste che offrono un contributo per una loro passione personale.